Jiro Taniguchi
Il 27 novembre scorso, nel corso della serata di premiazione di Lucca Comics & Games 2010, l’ultimo nome che fu pronunciato sul palco fu quello di Jiro Taniguchi.
Queste le motivazioni che lo introdussero:
“Autore completo capace di passare con una costante padronanza dei propri mezzi dal solenne romanzo storico alla struggente vicenda intimista, dal dinamico racconto d’avventura alla pacata confidenza autobiografica, è unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori protagonisti del fumetto mondiale.”
È veramente difficile trovare parole che meglio giustifichino il premio che in quell’occasione gli fu assegnato, il più prestigioso, il Gran Guinigi dedicato ad un Maestro del Fumetto.
Immediatamente, Lucca Comics fece partire l’invito per l’edizione successiva, e, vista l’ambizione del progetto, cercò la collaborazione dei suoi editori italiani.
È oggi con grande piacere che, insieme a Panini Comics e Rizzoli Lizard, possiamo annunciare che Jiro Taniguchi sarà ospite a Lucca Comics 2011, e che una selezione delle sue tavole originali sarà in mostra nella splendida sede di Palazzo Ducale.
Lucca Comics 2011 offrirà dunque al pubblico di appassionati l’occasione irripetibile per incontrare di persona uno dei più grandi autori del fumetto mondiale, e di conoscere meglio il suo lavoro attraverso il contatto ravvicinato con i suoi originali, che solo in rarissime occasioni escono dal Giappone.
Un’occasione da non perdere!
Biografia
Appassionato di manga sin da bambino, dopo il diploma liceale Jiro Taniguchi lavora per un anno come impiegato, quindi decide di dedicarsi completamente alla narrativa disegnata e si trasferisce a Tokyo, dove vive tuttora. Al pari di tutti gli aspiranti mangaka comincia l'attività come assistente di un artista già affermato, che nel suo caso è Kyota Ishikawa, finché non gli viene richiesto di proporsi come autore.
Kurorohorumu (Cloroformio), del 1970, è il titolo della sua opera prima che, però, non passa la selezione per il premio indetto ogni anno dalla rivista Big Comic, mentre nello stesso anno ottiene la pubblicazione di Kareta heya (La stanza arida). L'anno successivo vince l'ambito premio Big Comic con il manga T?i koe (Voci lontane), e nel 1975 inizia a pubblicare la sua prima serie, Namae no dai dobutsutachi (Animali senza nome).
Inizia quindi una collaborazione con lo scrittore Natsuo Sekikawa insieme al quale lavorerà nel corso degli anni ad una serie di opere hard boiled tra cui Rind! 3, Muboi toshi (Città aperta), Nashikaze wa shiro (Il vento dell'est è bianco) e la raccolta Tokyo Killers.
Nel 1980 collabora anche con lo scrittore Caribu Marley disegnando in successione alcune storie ambientate nel mondo della boxe, tra cui Ao no Senshi (Il guerriero blu), Nakkuru – Ken no ran (Nocche - Pugno ribelle) e Live Odyssey.
Nel 1985 è la volta della alla serie Bocchan no jidai (Ai tempi di Bocchan), ancora su testi di Sekikawa e tratto da un classico della letteratura giapponese, Bocchan di Soseki Natsume, ambientato nel periodo Meiji (1868-1912).
Tra il 1984 e il 1986 pubblica Blanca, storia per cui scrive anche i testi.
Nel 1988 si cimenta anche nella fantascienza, con la serie Chikyu hyokai kiji (Cronache del dissolvimento della Terra).
Nel 1990 inizia a disegnare due serie di racconti brevi, successivamente raccolte nei volumi Genju jiten (Enciclopedia degli animali primordiali) e Aruku hito (L'uomo che cammina).
Nel 1992 vince il premio Shogakukan con Inu o kau (Allevare un cane) e l'anno seguente pubblica K, una storia di ambientazione alpinistica scritta da Shiro Tosaki.
Sempre in questo periodo realizza la raccolta Keyaki no ki (L'olmo e altri racconti), tratta dai racconti dello scrittore Ryuichiro Utsumi.
Altre due prove come autore completo sono Chichi no koyomi (Al tempo di papà), nel 1995, e Harukana machi-e (In una lontana città), nel 1998.
Viene poi premiato con l'Osamu Tezuka Award per il manga Bocchan no jidai, finito di pubblicare dopo oltre dieci anni di lavoro.
Il particolare stile grafico originale, minimale e realistico di Taniguchi acquista consensi di critica e pubblico anche in Europa e Moebius lo chiama per collaborare, in qualità di disegnatore, alla storia Ikaru (1996).
Tra le opere dell'inizio del nuovo millennio vanno ricordate S?sakusha (La ragazza scomparsa) del 2000; Ten no taka (Sky Hawk) del 2002, Seton del 2004, sulla vita del naturalista Ernest Thompson Seton e Hareyuku sora (Un cielo radioso) del 2005.
Nel 2003, Taniguchi vince il premio Alph'Art, nel 2004 il premio Attilio Micheluzzi e nel 2010 il Gran Guinigi per un Maestro del Fumetto.
Nel 2011 Taniguchi viene insignito della medaglia di Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres dallo Stato francese.